La ballata del musicante

Una droga in senso buono, molto bella da accettare,
un’altra non c’è meglio, è la passione di suonare
certamente è una delizia saper fare il suonatore
anche quando solamente fatto vien come amatore.
dico questo per chi suona unicamente per passione
anche se, chi è dotato, lo può far per professione.
suonare è certamente sempre un gesto buono e onesto,
non ha importanza poi, se il risultato è un pò modesto.
lo si può fare in quelle bande molto grosse e organizzate
come in altre, più modeste, pur se sono un pò stonate.
la musica sa esprimere i nostri sentimenti,
che siano gioiosi oppure pieni di tormenti.
la festa popolare, chiassosa o silenziosa,
quando li c’è la musica, è tutta un’altra cosa.
all’arrivo del patrono, l’annuale ricorrenza,
la banda è indispensabile, non se ne può far senza.
la processione ha effetto più solenne e più armonioso
quando la banda tutta intona un inno religioso.
la sera un bel concerto con musica appropriata
ad ognuno fa concludere assai bene la giornata,
gli vien così donata un pò di gioia veramente
senza andare, per questo, a chiedere mai niente
la marcetta cadenzata certo gran effetto fa
quando allacerimonia giungon le autorità
si sa, quando nel calcio poi si giocano i mondiali,
la banda è in prima fila,suona gli inni nazionali.
quindi suonare in banda non è solo uno sfizio,
si fa, con il piacere, di sicuro un buon servizio
a grandi masse e a singole persone
da far pensare quasi a una missione,
come quando capita, che una persona a dio se ne va
e la banda è li a suonar con gran solennità,
esprime si il dolore di chi resta ancora qua,
ma anche del defunto, spesso, l’ultima sua volontà.