Conferenza stampa di presentazione del “La Banda città di Rimini dal 1828 ai giorni nostri”

Rimini Palazzo Garampi 30 dicembre 2017

Vorrei in sintesi riepilogare il senso di questo lavoro:

  1. per dire concretamente GRAZIE
    a chi nel corso di quasi due secoli ha generosamente dedicato tempo, denaro, energia per la diffusione della cultura musicale in città e per tenere viva la tradizione bandistica, ancora oggi tra le poche esperienze autenticamente popolari;
    ai direttori che si sono succeduti;
    ai musicisti che non figurano mai nei libri di storia;
    ai presidenti che hanno guidato, più o meno bene, tra alterne vicende la banda;
    al Comune e all’Azienda di Soggiorno di Rimini ( di cui ho avuto l’onore di essere l’ultimo presidente) che nonostante le sottovalutazioni, le incomprensioni, il diverso e più o meno tangibile interessamento delle varie amministrazioni hanno garantito la continuità e la presenza in città di una banda cittadina;
    A chi, aziende e/o benefattori, ha sostenuto la banda, anche nei momenti più difficili e soprattutto al numerosissimo pubblico che segue i nostri concerti e le parate sostenendoci e incoraggiandoci con affetto e simpatia.
  1. perché la Banda, essendo una tra le più longeve istituzioni culturali della città, merita rispetto e attenzione.
    Quando l’8 agosto del 1843 venne posta la prima pietra del Teatro Vittorio Emanuele sulla base del progetto dell’arch. Luigi Poletti la Banda c’era già e le note della banda risuonavano in città per allietare i ceti più popolari che non erano in condizioni di entrare in teatro; anche nel 1857 in occasione dell’inaugurazione e in tutti gli anni in cui il teatro è rimasto attivo la Banda ha svolto un ruolo di raccordo tra il “dentro” e il “fuori”.
    Vorremmo, quindi, esserci in modo non occasionale, parte del progetto culturale di gestione del teatro, anche a partire dal 2018 quando il teatro sarà finalmente restituito ai riminesi mettendo la parola fine alle polemiche e alle divisioni che hanno accompagnato la scelta della ricostruzione.
    Il libro è il nostro biglietto da visita, i nostri 190 anni di attività sono, se ce ne fosse bisogno, le nostre credenziali!
  2. Per contribuire a tener viva e ricostruire la memoria in una città che pare rimanere schiacciata dal presente, consumando tutto con una voracità inusuale.
    Senza la consapevolezza del proprio passato come si fa a vivere il presente e pensare al futuro?- Questo è il messaggio che vogliamo consegnare alle decine e decine di giovani che hanno frequentato e frequentano la nostra scuola di musica per Banda, che fanno musica d’insieme nella Banda Giovanile o che incontriamo nelle scuola primaria nell’ambito del progetto Music Desk la musica sui banchi di scuola che gestiamo insieme al Distretto della musica Valmarecchia: Sentitevi fieri e orgogliosi di essere o aspirare ad essere parte della Banda cittadina ed eredi e prosecutori di una tradizione musicale pluricentenaria.
  3. Perché nel 2017 la Banda entrerà nel 190° anno di attività e il modo giusto di festeggiare è quello di dar valore all’esperienza fin qui compiuta, investendo sui giovani e innovando, adeguandolo ai tempi che stiamo vivendo il nostro modo di fare Banda.
    Abbiamo aggiunto alla denominazione della nostra associazione il termine Filarmonica. È una parola ottocentesca ( come la Banda!) raffinata e popolare allo stesso tempo che significa: associazione che riunisce appassionati e dilettanti di musica, che organizza concerti e altre manifestazioni musicali, talora anche corsi d’insegnamento di canto o di strumenti.  Si spiega con questo termine la presenza in continuo divenire oltre alla banda di altre formazioni musicali: La A.B Rimini Big Band, la Banda giovanile città di Rimini, l’Ensemble cameristico, il trio Mendelssohn, ecc.
    Il 2017 è stato un anno ricco di soddisfazioni per la filarmonica.
    Oltre a essere stata la colonna sonora delle principali ricorrenze civili e religiose, la Banda città di Rimini è stata invitata su RAIUNO per festeggiare in musica il compleanno di Fabio De Luigi, co-conduttore della popolare trasmissione televisiva “Che Fuori tempo che fa”; ha aperto la Convention della Twenty Century Fox, in occasione di Cinè 2017 e ha partecipato all’inaugurazione di Al Meni e del raduno nazionale dei club Harley Davidson; ha rappresentato la città nel programma delle iniziative per la festa Europea della Musica.
    Infine ha realizzato vari progetti di alto valore culturale: Amarcord, un concerto interamente dedicato alle musiche di Nino Rota per Federico Fellini e Omaggio ai Queen, una contaminazione musicale Banda/rock con i Queen Obsession Tribute Band.
    Il concerto di Mezza Estate, Rimini non dimentica la solidarietà, realizzato in collaborazione con CSV Volontarimini nel 2017 ha consentito di raccogliere fondi a favore di ASCOR, Rimini Cuore che saranno utilizzati per l’acquisto di un defibrillatore che sarà posizionato all’interno del rinato teatro A.Galli
  1. Per dare un volto alle decine di musicisti che fanno parte della formazione bandistica riminese, professionisti, insegnanti ma anche semplici amatori che sfidano loro stessi in primo luogo per migliorare le prestazioni d’insieme della Banda. La presenza contemporanea di professionisti e amatori è una caratteristica propria delle Bande ma rappresenta un problema per il maestro chiamato ad arrangiare parti calibrate sulle effettive capacità musicali di ciascuno. Grazie alle capacità del nostro maestro Jader Abbondanza, il risultato di questa alchimia è riscontrabile nell’ascolto delle performance sonore della banda, che, in formazione concertistica, riesce a migliorare costantemente.

Ci hanno stimolato e aiutato direttamente o indirettamente a sostenere i costi del progetto “Storia della Banda musicale città di Rimini dal 1828 ad oggi” e noi li ringraziamo pubblicamente: